PALAZZO DONGHI-PONTI
CORSO GARIBALDI 22/26

Sede centrale della Cassa di Risparmio di PD/RO. L'antica sede della banca situata a Palazzo Dondi dall'Orologio in via Pozzo Dipinto ( ora Cesare Battisti) doveva essere spostata in un luogo di maggiore visibilità.

Il sito ideale risultava la direttrice che doveva collegare il Caffè Pedrocchi con la stazione da realizzarsi entro il 30/5/1909, anche perché vicina alla nuova sede delle Poste.

Il Donghi progettò una struttura architettonica innovativa che rispondeva alle esigenze del Consiglio di Amministrazione e ne diresse anche i lavori.

La costruzione del palazzo iniziò nel 1913 e finì nel 1920. La facciata principale in Corso del Popolo fu voluta ricca di ornamenti e fontane, mentre quella posteriore davanti alla Chiesa degli Eremitani, molto più sobria, con impianto orizzontale, come di sottomissione agli edifici circostanti. La facciata sul Corso scandisce a chiare lettere i concetti di lavoro,previdenza, risparmio ed agiatezza, mentre l'immagine dell'alveare sta a significare la parsimonia ed il risparmio; decorata con sculture varie, testimonia il gusto liberty dell'edificio, stile che ben si nota nella fontana del cavalcavia Borgomagno, sempre del Donghi. Molto decorata anche all'interno, con affreschi di influenza liberty, per mano interamente di Giovanni Vianello, allievo di Casorati.

Nel 1959 fu dato l'incarico per l'ampiamento a Gio Ponti che nel 1937 aveva realizzato il Liviano (facoltà di Lettere), gli affreschi della sala del Rettorato Universitario,e i lavori dello Storione, demolito per far posto alla Banca Antoniana. Verrà demolita la palazzina ottocentesca con portico a colonne di proprietà del Credito Agrario per dar vita ad una costruzione moderna, attenta ai particolari ed alla problematica vicinanza all'Arena, agli Eremitani e alla Cappella degli Scrovegni.

L'edificio che si appoggia al preesistente, ne segue l'andamento orizzontale. Ha una facciata a vetri, quasi un'enorme veranda che si affaccia sull'antico. Al pian terreno vengono ospitate mostre inerenti all'attività della banca (EXPO), nella parte superiore collezione di opere di Amleto Sartori.